Cosenza – Rio de Janeiro, tappa Olimpiadi 2016, chi lo avrebbe mai potuto immaginare che in soli tredici anni di storia del settore tuffi dell’ASD Cosenza Nuoto, un atleta arrivasse a partecipare alla più illustre e famosa manifestazione mondiale, ai famosi “cinque cerchi”, quell’atleta è Giovanni Tocci.

Una grande emozione per tutti. Una piacevole sensazione per chi ha visto il tuffatore della società del presidente Manna e del Centro Sportivo Esercito Italiano, crescere sportivamente e diventare nel tempo campione italiano, campione europeo giovanile e vice campione europeo assoluto proprio nell’anno delle olimpiadi. Che sia di buon auspicio? In quel di Rio de Janeiro con Giovanni Tocci e la Nazionale Italiana ci saranno una regione, la Calabria, una provincia e una Città Cosenza, che un Mercoledì di Agosto esattamente giorno 10, saranno incollati al televisore per vederlo volteggiare insieme ad Andrea Chiarabini dal trampolino metri tre nella gara del sincronizzato. E quel giorno l’emozione e l’orgoglio di essere calabresi e cosentini sarà alle stelle e si taglierà a fette. Tutti in religioso silenzio trattenendo il fiato, pronti ad esplodere anche e solo per il vederlo li insieme ai più grandi campioni ai quali nulla ha da invidiare. Le considerazioni del presidente del Comitato Calabro della FIN e vice presidente regionale del CONI. “Per il nostro Giovanni - sottolinea Alfredo Porcaro - uno dei tre atleti calabresi che prenderanno parte alla manifestazione più importante a livello mondiale, è giunto il momento della partenza verso Rio. Personalmente e come Comitato Regionale Calabro della FIN, siamo orgogliosi che la nostra federazione regionale abbia il suo atleta che rappresenterà i colori azzurri, convinti che Giovanni avrà quelle soddisfazioni che lo ripagheranno dell’impegno e del duro lavoro svolto fino ad ora. Il nostro portabandiera dovrà essere d’esempio per tutti i nostri giovani atleti. Per raggiungere tali obiettivi, come Tocci, dovranno avere dedizione, volontà, coraggio e compiere tanti sacrifici magari privandosi di tanto. Certo non bisogna sottovalutare l’importanza di avere alle spalle una grande società, un grande allenatore ed una famiglia che segua il suo campione con grande amore e con umiltà. In bocca al lupo Giovanni”!