La Cosenza Nuoto scivola in casa e perde lo scontro salvezza col CUS Palermo Karol

 

Cosenza Nuoto – CUS Palermo Karol  10-15 (2-5; 0-4; 5-3; 3-3)

 

Cosenza Nuoto: Guaglianone, Cerchiara 2, Mandarino, Chiappetta 2, Greco, Trocciola 4, Aloi, Cavalcanti 1, Mascaro, Ponte 1, Altomare, De Luca, Morrone. Allenatore: Bertucci.

 

CUS Palermo Karol: Consiglio, Damiano 2, Scafidi, Ribaudo, Occhione 2, Lisi 3, Lauriello Kincses 4, D’Aleo 2, Mattarella 2, Cicciari, Mineo. Allenatore Occhione.

 

Arbitro: Gomez di Napoli

 

Note: Spettatori 150 circa. Espulsioni: Cosenza 1/6; Palermo 5/8. Usciti Ponte (C) e D’Aleo (P) nel quarto tempo per limite falli.

 

Due prime frazioni da dimenticare che hanno finito col pregiudicare una gara che decisamente era alla portata della Cosenza Nuoto. Un brutto scivolone interno per la formazione di Stefano Bartucci superata per 15-10 dal CUS Palermo Karol.  La squadra di casa dopo un approccio sbagliato si è svegliata e nella terza e quarta frazione di gioco ha messo orgoglio e determinazione ma a nulla è servito. La gara doveva servire a superare in classifica proprio la formazione ospite, che invece ringrazia e allunga sul Cosenza Nuoto che dovrà continuare a stringere i denti, lottare ed evitare altri passi falsi per uscire dalle zone calde, ma lo farà con la convinzione che giocando senza paura i risultati possono arrivare.  “Loro sono una squadra che spende tanto ed ha nomi importanti in rosa – ha sottolineato il tecnico Stefano Bartucci – e li rispettiamo tanto, ma non dovevamo aver paura della loro qualità. Proprio questo fattore ha condizionato la gara, perché nella seconda fase del match abbiamo reagito. Purtroppo era tardi e dobbiamo curare questo aspetto perché nessuno di noi deve aver il rammarico di non aver provato a fare ciò che è alla nostra portata”.