La Triennale di Milano, dall’8 al 18 marzo 2018 - Roadshow, dal 20 aprile al 17 maggio 2018

In occasione del 90° anniversario di Anas, la mostra curata da Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli, con Raccontare quasi un secolo di storia italiana attraverso le immagini di 10 grandi eventi che hanno mosso milioni di persone, utilizzando la strada sia come mezzo che come metafora: questo è l’obiettivo della mostra Mi ricordo la strada, a cura di Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli. L’installazione site specific, esposta negli spazi del Salone Centrale della Triennale di Milano dall’8 al 18 marzo, vuole raggiungere e muovere la memoria collettiva intorno all’idea archetipica della strada e rappresenta l’evento di punta del programma proposto da Anas per festeggiare il novantesimo compleanno.

Lo spettatore potrà rivivere eventi eclatanti e di rottura, come lo sbarco degli alleati in Sicilia nel 1943 o l’alluvione di Firenze nel 1966, per arrivare all’ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI e alla ricostruzione della Basilica di Siponto di Edoardo Tresoldi. L’installazione, dopo la presentazione alla Triennale, sarà riadattata e trasportata a bordo di un truck per essere esposta nelle principali città italiane: l’obiettivo è quello di ‘congiungere’ la strada con altri mondi come quello della cultura, dell’architettura, dell’arte, dell’economia. Il roadshow di Anas intitolato “Congiunzioni”, infatti, partirà il 20 aprile e toccherà Trieste, Reggio Emilia, Assisi, Olbia, Salerno, Reggio Calabria, per arrivare il 16 maggio a Catania, dove si celebrerà la chiusura del tour con una due giorni dedicata al futuro e all’innovazione. Proprio il 17 maggio di novant’anni fa venne pubblicato il decreto di istituzione della Aass, l’azienda autonoma della strada statale, antenata di Anas.

Mi ricordo la strada, installazione progettata da Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder, è pensata quindi come monumento al viaggio, attraverso cui il pubblico avrà l’occasione di spostarsiidealmente lungo il nostro territorio, confrontandosi con la storia e la cultura del paesaggio italiano: sarà possibile ripercorrere dieci eventi di varia natura - dallo sport alla musica, dalla politica all’arte - che dagli anni Trenta fino ad oggi hanno determinato uno spostamento di massa da tutta Italia per prendere parte a un grande rito collettivo o sono stati agenti di profonda trasformazione.

Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli, senza voler essere esaustivi, suggeriscono un’interpretazione libera di questi eventi, invitando il visitatore alla riflessione e al ricordo, individuale e collettivo. Tutti gli eventi verranno presentati in ordine tematico grazie alla documentazione proveniente da diversi importanti archivi pubblici e privati, e attraverso le opere e gli sguardi di autori come Olivo Barbieri, Joe Blaustein, Mario Cresci, Gian Piero Frassinelli, Luigi Ghirri, Salvatore Maniscalco, Roberto Masotti, Sergio Musmeci, Pier Lugi Nervi, Filippo Romano, Oscar Savio, Superstudio e Wolfgang Suschitzky.

Attraverso le incredibili immagini a colori del californiano Joe Blaustein o lo sguardo soggettivo di Gian Piero Frassinelli, membro del gruppo radicale Superstudio di cui si presenta anche l’opera dedicata a Firenze del celebre Salvataggi di centri storici italiani del 1972, verrà ricordata l’alluvione che nel 1966 sconvolse la città di Firenze con più di 400 milioni di metri cubi d’acqua. Un evento tragico che mobilitòpersone da tutta Italia e anche dall’estero per portare in salvo il patrimonio storico artistico cittadino e per manifestare la propria solidarietà. Una vera e propria ondata di gente si riversò inaspettatamente anche alla seconda edizione dell’Umbria Jazz nel 1974. Le fotografie di Roberto Masotti, esposte qui per la prima volta, testimoniano come la presenza della folla e un uso spontaneo dello spazio pubblico riescano a sovvertire gli equilibri della piccola città umbra per un’esperienza senza precedenti.L’infrastruttura, quindi, come collegamento materiale e immateriale tra due punti distanti, come ad esempio Messina e Reggio Calabria: è del 1969 il primo concorso che Anas promuove per la realizzazione del ponte sullo stretto, di cui saranno esposti i progetti di Pierluigi Nervi e Sergio Musmeci, dalle collezioni del MAXXI di Roma. Accanto al progetto del ponte, la riflessione offerta da Giorgi e Ottomanelli sul collegamento immateriale tra le due sponde propone la celebre Traversata dello stretto, avvenuta per la prima volta nel 1930, con la prima gara ufficiale disputata nel 1954, come ci mostrano le foto storiche d’archivio con i nuotatori che negli anni si sono cimentati in quest’avventura. In mostra anche gli scatti astratti dei traghetti che attraversano lo stretto, nel progetto Ferry Boat, Ferry Blue di Filippo Romano.

Altro evento topico è stato il concerto di Bob Marley a San Siro del 1980, il primo in assoluto in uno stadio, attraverso le fotografie dell’Archivio Storico ANSA e quelle inedite di Salvatore Maniscalco, testimonianza di un’esperienza vissuta che simboleggia l’entusiasmo della riacquisita libertà di movimento dopo gli anni bui del terrorismo degli anni Settanta. O ancora l’ultimo comizio di Enrico Berlinguer al Festival dell’Unità di Reggio Emilia del 1983, a cui hanno partecipato un milione di persone giunte da tutta Italia. A raccontarlo, gli straordinari scatti di Mario Cresci, Luigi Ghirri e Olivo Barbieri, accompagnati dalla voce del leader del Partito Comunista.

La strada è un’occasione anche per parlare di trasformazione e ricostruzione urbanistica, come quella conseguente alle Olimpiadi del 1960 a Roma, raccontata dalle immagini di Oscar Savio dalle collezioni del MAXXI Architettura, o allo sbarco in Sicilia e l’avanzata degli alleati nel 1943, raccontata dalle fotografie aeree dell’aviazione tedesca Luftwaffe, dalle collezioni dell’ICCD-Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione. Fino alla campagna di eradicazione della malaria in Sardegna, finanziata dal Piano Marshall, unita alla costruzione di nuove infrastrutture tra il 1946 e il 1950, qui documentata dalle foto di Wolfgang Suschitzky dall’archivio ISRE, in mostra qui per la prima volta.

O ancora alla ricostruzione in chiave contemporanea della Basilica paleocristiana di Siponto ad opera di Edoardo Tresoldi, che ha trasformato una trascurata area archeologica nei pressi di Manfredonia nella seconda meta turistica della Puglia.

Per arrivare infine all’ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI, con 100.000 fedeli scesi in Piazza San Pietro per salutare il pontefice che rinuncia al ministero petrino.

Dal 20 aprile al 17 maggio, la mostra cambierà forma e diventerà essa stessa un oggetto nomadico, capace di dialogare con lo spazio pubblico come un dispositivo teatrale, per far sì che gli scenari evocati virtualmente si materializzino nella realtà fisica del paesaggio italiano, sosta dopo sosta, nelle sette tappe del roadshow organizzato da Anas per le celebrazioni del suo 90esimo: Trieste, Reggio Emilia, Assisi, Olbia, Salerno, Reggio Calabria e Catania.

Si ringrazia per la documentazione: Archivio Storico ANSA; ICCD-Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBACT, Roma; MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Collezione MAXXI Architettura; Centro Nuoto Sub Villa; Traversata dello stretto di Messina, Capo Peloro-Punta Pezzo, gara internazionale di nuoto in acque libere; Lega Navale Italiana Sez. Villa S. Giovanni; Opera di Santa Maria del Fiore; Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana; Comune di Firenze, Direzione Cultura e Sport P.O. Archivi, Collezioni Storiche e SDIAF; Archivio Storico Comunale Firenze;

ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico, Nuoro.

INFORMAZIONI UTILI:

Titolo: Mi ricordo la strada

Curatori: Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli

Progetto installazione: Studio Folder

Promossa da: Anas S.p.A.

Date: 8 – 18 marzo 2018

Conferenza stampa: 8 marzo ore 11.30

Sede: La Triennale di Milano

Indirizzo: Viale Alemagna 6, 20121 Milano, Italia

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